Calcolo valore quote ereditarie
Successione ereditaria legittima o necessaria
L’eredità si devolve per legge o per testamento (art. 457, 1° comma cod. civ.) e la successione per legge può essere successione legittima, che opera in mancanza di testamento (art. 457, 2° comma cod. civ. “Non si fa luogo alla successione legittima se non quando manca, in tutto o in parte, quella testamentaria”) o successione necessaria, che opera in presenza di testamento o di altri atti di liberalità che abbiano pregiudicato i diritti riservati ai legittimari (art. 457, 3° comma cod. civ. “Le disposizioni testamentarie non possono pregiudicare i diritti che la legge riserva ai legittimari”)
Calcolo quote ereditarie in successione legittima
Le regole della successione legittima o per legge si applicano quando il defunto non ha lasciato testamento, lo stesso è nullo oppure ha disposto solo in parte dei suoi beni. In tale ultimo caso le regole della successione legittima operano solo per i beni non inclusi nel testamento. Il fondamento della successione legittima è nel rapporto di famiglia che unisce l’ereditando e gli eredi.
Semplificando si può dire che la legge prevede che solo alcuni soggetti abbiano diritto di succedere e secondo un determinato ordine. Le regole previste per la successione legittima tengono in considerazione sia la linea di parentela (discendente, ascendente, collaterale) che il grado di parentela, per cui chi ha grado di parentela più prossimo al defunto esclude chi ha grado di parentela più remoto e successori pari in grado ricevono in parti uguali tra loro. Sono in ogni caso esclusi gli affini.
Ordine dei successibili nella successione legittima
- Se ci sono figli: se ci sono figli (legittimi, naturali o adottivi) i beni vanno loro in parti uguali (art. 566 cod. civ.). Se il coniuge è ancora in vita a questi va 1/2 del patrimonio se concorre con un solo figlio oppure 1/3 se concorre con più figli (art. 581 cod. civ.)
- Se non ci sono figli: se il de cuius muore senza figli ma ha un coniuge a questi va l’intero patrimonio (art. 583 cod. civ.) ma se oltre al coniuge vi sono genitori fratelli e sorelle al coniuge vanno i 2/3 del patrimonio ed 1/3 agli altri (art. 582 cod. civ.).
- Se non ci sono nè figli, nè coniuge: l’eredità va ai genitori ed ai fratelli (art. 571 cod. civ.). Se mancano i fratelli va tutta ai genitori in parti uguali tra loro (art. 568 cod. civ.); se mancano i genitori va tutta ai fratelli in parti uguali tra loro (art. 570 cod. civ.).
- Se non ci sono nè figli, nè coniuge nè genitori: i beni vanno agli altri parenti, senza distinzione di linea diretta o collaterale, a cominciare dal grado più prossimo e fino al sesto grado (art. 572 cod. civ.).
Calcolo quote ereditarie in successione necessaria
La legge prevede in favore di taluni parenti del defunto ovvero i suoi discendenti, ascendenti ed coniuge sia riservata una quota dell’eredità anche contro un’eventuale diversa volontà per testamento. Si tratta della cosiddetta successione necessaria.
A seconda della esistenza o meno di tali soggetti al momento del decesso o di alcuni soltanto di essi, la legge prevede quale sia la quota di eredità riservata, secondo le varie ipotesi che possono presentarsi nella pratica. Il calcolatore determina la quota di riserva, la quota disponibile ed i relativi valori monetari.
Eredi legittimari e calcolo delle quote di legittima
Il termine corretto per indicare gli eredi necessari è legittimari. Gli eredi legittimari sono quelli indicati all’art. 536 del Codice Civile ovvero: il coniuge, i figli (sia quelli nati nel matrimonio sia quelli nati fuori dal matrimonio e gli adottivi), gli ascendenti legittimi.
La legge individua inoltre le quote per le quali tali soggetti sono necessariamente eredi:
- Coniuge: se non sono presenti figli, al coniuge è riservata la metà del patrimonio (art. 540 cod. civ.).
- Concorso tra coniuge e figliLa quota riservata al coniuge si riduce ad 1/3 se concorre con un solo figlio (art. 542, 1° comma cod. civ.) o ad 1/4 se conorre con più figli (art. 542, 2 comma cod. civ.). Inoltre al coniuge sono comunque riservati i diritti di abitazione della casa adibita a residenza familiare e di uso sui mobili che la corredano, se di proprietà del defunto o comuni.
- Concorso tra coniuge e ascendenti: se il coniuge concorre con gli ascendenti, al coniuge spetta la metà del patrimonio mentre ai genitori 1/4; (art. 544 cod. civ.).
- Figli: se il de cuius lascia un solo figlio, a questo è riservata la metà del patrimonio; se i figli sono più d’uno a essi è complessivamente riservata la quota di 2/3 del patrimonio (art. 537 cod. civ.).
- Ascendenti: la riserva a favore degli ascendenti è condizionata all’assenza di figli ed è di 1/3 del patrimonio (art. 538 cod. civ.).
Base per il calcolo della quota di legittima
Per poter conoscere l’ammontare delle quote legittime, bisognerà conoscere qual è l’entità patrimoniale a partire dalla quale bisogna effettuare il calcolo. Per calcolare tale somma bisogna tener conto dei seguenti elementi:
- l’attivo patrimoniale netto (cosiddetto relictum), ottenuto sottraendo l’ammontare complessivo dei debiti dal patrimonio lasciato.
- la somma dei valori delle donazioni (cosiddetto “donatum”) fatte in vita dal de cuius
La suddetta somma viene chiamata riunione fittizia.
Nota: L’applicazione delle regole generali in materia di successione va sempre verificata in relazione al caso concreto in quanto possono esservi sono molteplici fattori (quali ad esempio: le donazioni, il testamento parziale, la rinunzia all’eredità, i legati, la rappresentazione, l’accrescimento) che possono influire nella ripartizione dell’asse ereditario. A tale scopo è vivamente consigliato di richiedere una più approfondita consulenza legale.