Parcheggio a pagamento scaduto: legittima la sanzione. La sosta oltre il tempo pagato non costituisce inadempimento contrattuale ma illecito amministrativo
Se scade il periodo di tempo per cui si è effettuato il pagamento del parcheggio ma l’auto rimane in sosta è legittima la sanzione. La sosta oltre il tempo a cui si riferisce il pagamento non costituisce mero inadempimento contrattuale. Per i Giudici la sosta del veicolo con ticket di pagamento esposto ma scaduto ha natura di illecito amministrativo.
Confermato dalla Cassazione quanto già in precedenza deciso in varie sentenze ovvero che «la sosta a pagamento su suolo pubblico che si protragga oltre l’orario per il quale è stata corrisposta la tariffa non costituisce inadempimento contrattuale ma illecito amministrativo, sanzionato dall’art. 7 C.d.S., comma 15, trattandosi di evasione tariffaria in violazione delle prescrizioni della “sosta regolamentata”, introdotte per incentivare la rotazione e la razionalizzazione dell’offerta di sosta» (Cassazione Civile, Sez. 2, n. 16258/2016, Cassazione civile, sez. VI, 21/05/2021, n.14083).
È stato inoltre osservato che l’art. 157 C.d.S., prevede due distinte condotte: quella di porre in sosta l’autoveicolo senza segnalazione dell’orario di inizio della sosta, laddove essa è prescritta per un tempo limitato, ed il fatto di non attivare il dispositivo di controllo della durata della sosta, nei casi in cui esso è espressamente previsto. Per entrambe dette condotte l’art. 157 C.d.S., comma 8, prevede in caso di loro violazione la medesima sanzione.
L’espressione “dispositivo di controllo di durata della sosta”, utilizzata dell’art. 157 C.d.S., comma 6, ricomprende anche i casi di c.d. parcheggi a pagamento mediante acquisto di apposita scheda atteso che tale formula è la medesima di quella usata dalla disposizione del C.d.S. che consente ai Comuni, nell’ambito delle loro competenze in materia di regolamentazione della circolazione nei centri abitati, di stabilire aree di parcheggio a pagamento, anche senza custodia dei veicoli (art. 7, comma 1, lett. f).
Cassazione civile, sez. II, 10 marzo 2022, n. 7839