In tema di misure cautelari personali il requisito dell’attualità del pericolo di reiterazione del reato richiede una valutazione prognostica circa la probabile ricaduta nel delitto, fondata sia sulla permanenza dello stato di pericolosità personale dell’indagato dal momento di consumazione del fatto sino a quello in cui si effettua il giudizio cautelare.
Tale valutazione di pericolosità è desumibile sia dall’analisi soggettiva della personalità dell’indagato sia dalla presenza di condizioni oggettive ed “esterne”, ricavabili da dati ambientali o di contesto - quali le sue concrete condizioni di vita in assenza di cautele - che possano attivarne la latente pericolosità, favorendo la recidiva.
Nella fattispecie il pericolo di reiterazione del reato è stato desunto dalla condotta dell’indagato tenuta su Facebook, laddove egli si faceva vanto delle proprie abilità contrarie però alla legge.
Cassazione penale, sez. IV, 9 gennaio 2018, n. 6539