Cassazione civile, sez. I, 14 maggio 2012, n. 7452
Attenzione a canalizzare il proprio odio nei confronti dell’ex compagno attraverso i figli sino al punto da compromettere l’accettazione stessa del genitore da parte del minore. Giammai i figli devono divenire uno strumento di ritorsione per un matrimonio mal riuscito o una relazione naufragata, tanto che un siffatto comportamento può costare perfino un cospicuo risarcimento.
La Cassazione – con una sentenza storica – ha confermato la condanna risarcitoria inflitta nel giudizio di merito (20 mila euro per la bimba e 15 mila euro in favore del padre, poi ridotti a 10 mila euro in appello) nei confronti di una madre che, con la sua condotta, aveva mostrato così tanta acredine nei confronti dell’ex marito – sino al punto da accusarlo ingiustamente di aver abusato della figlia – da generare in quest’ultima la sindrome da alienazione genitoriale (cosiddetta PAS, parental alienation syndrome).
Clicca e scarica il testo integrale della sentenza ⇣
Cassazione civile, sez. I, 14 maggio 2012, n. 7452