Sostituzione telefono in garanzia: è irrilevante la consegna di un telefono cellulare di colore diverso trattandosi di uno strumento di lavoro e non di un bene voluttuario
Un avvocato aveva acquistato un telefono cellulare per ragioni professionali ma l’apparecchio, pur nuovo, aveva presentato già al momento dell’acquisto gravi difetti di trasmissione e ricezione della voce. A seguito delle lamentele dell’acquirente la società produttrice aveva provveduto alla sostituzione del cellulare consegnando il medesimo modello ma di un colore diverso (grigio e non bianco perla, come quello malfunzionante)
Il pignolo professionista ha avviato quindi tutta la trafila giudiziaria per ottenere una telefono del medesimo colore da lui scelto al momento dell’acquisto giungendo fino alla Corte di Cassazione. La casa costruttrice del cellulare si è infatti sempre rifiutata di effettuare una seconda sostituzione cosicché l’avvocato ha reagito citando in giudizio direttamente la Motorola spa e chiedendo «la risoluzione del contratto, la conseguente restituzione del prezzo e il risarcimento dei danni».
Per i giudici di merito l’azione giudiziaria proposta dal compratore è stata ritenuta priva di fondamento, soprattutto perché «è irrilevante la consegna di un telefono di colore diverso da quello precedentemente acquistato, trattandosi di uno strumento di lavoro e non di un bene voluttuario». Senza dimenticare, poi, che comunque il compratore «aveva accettato la sostituzione con un telefono di diverso colore» rispetto a quello da lui originariamente acquistato».
La decisione è stata confermata in Cassazione, i cui giuidici hanno condiviso le valutazioni compiute dal Tribunale.
In sostanza, in merito alla «differenza di colore, grigio e non bianco perla» tra il cellulare comprato, e rivelatosi difettoso, e quello ottenuto in sostituzione dall’azienda produttrice, si è correttamente «tenuto conto dell’utilizzo dell’apparecchio come strumento di lavoro e non come bene voluttuario». Ciò basta per «escludere la disciplina del codice del consumo, trattandosi di acquisto ad uso professionale», ribadiscono dalla Cassazione, ricordando poi che «è sufficiente che il contratto sia stipulato al fine di soddisfare interessi anche solo connessi od accessori rispetto allo svolgimento dell’attività imprenditoriale o professionale».
Per fare ancor più chiarezza gli Ermellini hanno aggiunto che «va escluso, anche sotto il profilo della disciplina consumeristica, che un telefono di colore diverso, consegnato in sostituzione di quello non funzionante, della medesima marca e modello, possa essere qualificato come prodotto difettoso, in quanto idoneo all’uso al quale era destinato». Impossibile, quindi, «profilarsi un grave inadempimento del venditore per vizi della cosa venduta» specie considerando il fatto che il compratore «ha ritirato personalmente il nuovo apparecchio telefonico presso il ‘centro assistenza’, constatandone le caratteristiche ed il funzionamento, e ha accettato un prodotto di suo gradimento, anche se di colore diverso».