La sanzioni che il Garante per la Concorrenza ed in mercato aveva irrogato a varie società del gruppo Apple nel dicembre 2011 sono state confermate dal TAR Lazio dinnanzi al quale Apple Italia, Apple Retail Italia ed Apple International avevano impugnato il provvedimento sanzionatorio.
Le contestazioni erano conseguenti a due distinte pratiche commerciali scorrette riconducibili, in estema sintesi, al fatto che presso i propri punti vendita e/o sui siti internet apple.com e store.apple.com, sia al momento dell’acquisto che al momento della richiesta di assistenza, i consumatori non venivano informati in modo adeguato sui diritti di assistenza gratuita biennale previsti dal Codice del Consumo, ostacolando l’esercizio degli stessi e limitandosi a riconoscere la garanzia convenzionale del produttore di 1 anno.
Inoltre le informazioni date su natura, contenuto e durata dei servizi di assistenza aggiuntivi a pagamento AppleCare Protection Plan, unite ai mancati chiarimenti sull’esistenza della garanzia legale biennale, erano tali da indurre i consumatori a sottoscrivere un contratto aggiuntivo quando la copertura del servizio a pagamento si sovrappone in parte alla garanzia legale gratuita prevista dal Codice del Consumo.
I giudici amministrativi, pur confermando le sanzioni pecuniarie, hanno accolto, seppur parzialmente, uno dei ricorsi presentanti (nello specifico quello di Apple Sales International), relativamente alla parte in cui si richiedeva la modifica dell’ordine di adeguamento della dicitura da apporre sulle confezioni Apple Care Protection Plan.
Quanto ai profili di scorrettezza commerciale è invece stato ritenuto che gli stessi emergessero con piena evidenza con riferimento, segnatamente, ai “Termini e condizioni di vendita” degli acquisti on line presenti sul sito store.apple.com, in cui nella sezione relativa alla Garanzia Convenzionale Limitata di un anno, veniva fornita al consumatore l’informazione relativa alla garanzia convenzionale offerta da Apple della durata di un anno, recando solo un generico richiamo ai diritti riconosciuti dalla legge, senza specificazione del contenuto e della durata della garanzia legale di conformità. Inoltre nello scontrino consegnato al momento della vendita presso gli Apple Store si trovava una sintetica descrizione delle “Condizioni generali di acquisto”, senza alcuna specificazione sulla garanzia legale biennale cui hanno diritto i consumatori fatta eccezione per un generico richiamo ai diritti di cui al D.Lgs. n. 206 del 6 settembre 2005, unitamente alla specificazione della possibilità di restituzione del prodotto entro 14 giorni dalla data di acquisto. Nella pagina internet, nella sezione FAQ si faceva riferimento alla garanzia gratuita di un anno mentre il modulo consegnato per la riparazione del bene non recava alcun riferimento alla garanzia legale biennale di conformità.
Le comunicazioni ai consumatori sono quindi risultate caratterizzate da informazioni in materia di garanzia riferite in via assorbente alla garanzia convenzionale di un anno offerta in qualità di produttore, cui si aggiungevano solo sommarie indicazioni in merito all’esistenza di altri diritti dei consumatori, mai indicati con precisione e senza alcuna informazione in ordine alla garanzia legale del venditore, al suo contenuto, alla sua durata ed alle modalità per fruirne.