Il Consiglio dei ministri ha adottato uno schema di decreto legislativo per il recepimento della Direttiva 2011/93/UE del Parlamento europeo e del consiglio del 13 dicembre 2011 in materia di lotta contro l’abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori e la pornografia minorile.
Tale direttiva inserisce una serie di aggravanti nel caso in cui il reato è commesso:
- da più persone riunite;
- da persona che fa parte di un’associazione per delinquere e al fine di agevolare l’attività;
- il reato è commesso con violenze gravi o se dal fatto deriva al minore, a causa della reiterazione delle condotte, un pregiudizio grave.
La stessa disposizione si rinviene con riferimento al delitto di corruzione di minorenne – consistente nel compiere atti sessuali in presenza di persona minore – previsto dall’articolo 609 quinquies del codice penale.
Considerato poi che le attività investigative sottocopertura hanno consentito di mettere in luce l’utilizzo di darknet, ovvero di reti di scambio del “deep web” in cui sistemi di anonimizzazione impediscono il tracciato dei dati di accesso telematico degli internauti, compromettendo seriamente l’acquisizione delle prove delle condotte criminose, si è ritenuto opportuno introdurre l’aumento, in misura non eccedente i due terzi, delle pene previste per i reati compiuti con l’utilizzo di questi mezzi di anonimizzazione.