Sembrerebbe in dirittura d’arrivo il regolamento ministeriale che attua la figura dell’avvocato specialista, inviato al Consiglio Nazionale Forense ed al Consiglio di Stato per i relativi pareri.
Il regolamento individua 14 aree di specializzazione e, per ciascuna di esse, vari ambiti di competenza.
1) Diritto delle persone e della famiglia
- Diritto di famiglia
- Diritto delle associazioni, delle fondazioni e dei comitati
- Diritto dell’immigrazione
- Diritto delle successioni
- Diritto minorile
2) Diritto della responsabilità civile
- Diritto della responsabilità civile per danni a cose e persone.
3) Diritto penale
- Diritto penale
4) Diritti reali, condominio e locazioni
- Diritti di proprietà e altri diritti reali
- Divisioni
- Diritto del condominio degli edifici
- Diritto delle locazioni
- Diritto agrario
5) Diritto dell’ambiente
- Diritto dell’ambiente.
6) Diritto amministrativo
- Diritto amministrativo
7) Diritto industriale e della proprietà intellettuale
- Diritto industriale e della proprietà intellettuale
8) Diritto commerciale e della concorrenza
- Diritto dell’impresa e delle società
- Diritto dei contratti commerciali
- Diritto della concorrenza
9) Diritto dell’esecuzione forzata e delle procedure concorsuali
- Diritto dell’esecuzione forzata e delle procedure concorsuali
- Diritto della crisi da sovraindebitamento
10 Diritto bancario e finanziario
- Diritto bancario e finanziario
11) Diritto tributario
- Diritto tributario e diritto doganale
12) Diritto del lavoro, della previdenza e dell’assistenza sociale
- Diritto del lavoro, della previdenza e dell’assistenza sociale
13) Diritto dell’Unione europea
- Diritto dell’Unione europea
14) Diritto internazionale
- Diritto internazionale
Per ottenere la qualifica di avvocato specializzato le alternative sono due: la frequenza di appositi corsi di specializzazione della durata di almeno due anni e conseguire il relativo attestato di specializzazione ovvero, per riconoscimento di comprovata esperienza nel settore di interesse.
In questo secondo caso è richiesta una anzianità di iscrizione continuativa all’Albo di almeno otto anni, dimostrando di aver maturato la comprovata esperienza richiesta. Tuttavia, per coloro che hanno un’anzianità di iscrizione all’Albo inferiore ad almeno 8 anni, le porte per la specializzazione non sono del tutto chiuse: infatti, la comprovata esperienza può essere riconosciuta anche qualora il candidato sia in grado di dimostrare di avere trattato nell’arco degli ultimi 5 anni, in modo assiduo e prevalente, cause riferite all’area per cui si richiedere il riconoscimento. Il numero minimo di cause trattate è di 50 all’anno.
In ogni caso, per potere presentare la richiesta di avvocato specialista è necessaria una condotta deontologicamente integerrima. La verifica dei requisiti spetta al Consiglio nazionale forense.
Il titolo di specialista potrà essere riportato sulla targa dello studio legale e potrà essere speso nelle comunicazioni informative con i clienti. I consigli dell’Ordine terranno un apposito registro consultabile anche per via telematica.
Ovviamente, l’avvocato specialista potrà svolgere attività anche negli altri settori del diritto, tuttavia è necessario che, nell’arco di un triennio, siano trattati almeno 50 casi all’anno nella materia di riferimento ovvero, in alternativa a tale strada, che siano riconosciuti, nell’arco del medesimo triennio, 75 crediti formativi specifici, di cui almeno 25 per anno.