Facilitare l’accesso in Toscana ai farmaci cannabinoidi per combattere il dolore, nelle cure palliative e anche in altri tipi di terapie. È l’obiettivo di una legge, la prima del genere in Italia, approvata oggi a maggioranza dal Consiglio regionale della Toscana.
Un decreto del ministro della Salute del 2007 rende possibile l’utilizzo dei principi attivi della cannabis nella terapia farmacologica, ma tali farmaci sono di difficile accesso per le procedure burocratiche richieste e perché è necessario acquistarli all’estero.
[Con D.M. Salute del 18 aprile 2007 n. 26146 furono introdotti nella tabella II, sezione B di cui all’art. 14 del testo unico sugli stupefacenti due derivati della cannabis: il delta-9-tetracannabinolo ed il trans-delta-9-tetracannabinolo].
Il provvedimento prevede la somministrazione dei farmaci cannabinoidi presso le strutture del servizio sanitario regionale, le Asl, e le strutture private (che erogano prestazioni in regime ospedaliero). Per garantire la continuità terapeutica è previsto che il trattamento possa proseguire anche in ambito domiciliare, dopo che il paziente viene dimesso.
I farmaci sono acquisiti tramite le farmacie ospedaliere, “nei limiti del budget aziendale”, e tramite le unità sanitarie locali. L’approvazione è stata salutata con un applauso da parte del pubblico in aula appartenente ad alcune associazioni.