È stato approvato definitivamente e all’unanimità il ddl 1969-D di “Ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d’Europa per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale, fatta a Lanzarote il 25 ottobre 2007, nonché norme di adeguamento dell’ordinamento interno”. Il testo ha avuto un lungo iter: è stato approvato dalla Camera dei deputati, modificato dal Senato, nuovamente modificato dalla Camera dei deputati, nuovamente modificato dal Senato, nuovamente modificato dalla Camera dei deputati.
Fra le altre modifiche apportate al codice penale la previsione del reato di “Istigazione a pratiche di pedofilia e di pedopornografia” di cui all’art. 414-bis che recita
“Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque, con qualsiasi mezzo e con qualsiasi forma di espressione, pubblicamente istiga a commettere, in danno di minorenni, uno o più delitti previsti dagli articoli 600-bis, 600-ter e 600-quater, anche se relativi al materiale pornografico di cui all’articolo 600-quater.1, 600-quinquies, 609-bis, 609-quater e 609-quinquies è punito con la reclusione da un anno e sei mesi a cinque anni. Alla stessa pena soggiace anche chi pubblicamente fa l’apologia di uno o più delitti previsti dal primo comma.
Non possono essere invocate, a propria scusa, ragioni o finalità di carattere artistico, letterario, storico o di costume”.
Modificato anche il testo dell’art. 572 c.p. “Maltrattamenti contro familiari e conviventi”: “Chiunque, fuori dei casi indicati nell’articolo precedente, maltratta una persona della famiglia o comunque convivente, o una persona sottoposta alla sua autorità o a lui affidata per ragioni di educazione, istruzione, cura, vigilanza o custodia, o per l’esercizio di una professione o di un’arte, è punito con la reclusione da due a sei anni.
La pena è aumentata se il fatto è commesso in danno di persona minore degli anni quattordici.
Se dal fatto deriva una lesione personale grave, si applica la reclusione da quattro a nove anni; se ne deriva una lesione gravissima, la reclusione da sette a quindici anni; se ne deriva la morte, la reclusione da dodici a ventiquattro anni”.
L’Aula del Senato ha invece respinto con 238 no e 22 sì un ordine del giorno della Lega Nord a favore della castrazione chimica inserito nel ddl di ratifica. L’ordine del giorno, presentato da Roberto Calderoli, impegnava il Governo, oltre ad un programma di riabilitazione dei pedofili, a predisporre un trattamento di “blocco androgenico totale” con l’uso dei farmaci.
L’Aula del Senato ha invece respinto con 238 no e 22 sì un ordine del giorno della Lega Nord a favore della castrazione chimica inserito nel ddl di ratifica. L’ordine del giorno, presentato da Roberto Calderoli, impegnava il Governo, oltre ad un programma di riabilitazione dei pedofili, a predisporre un trattamento di “blocco androgenico totale” con l’uso dei farmaci.
Articolo tratto da: Senato della Repubblica