Il Ministero della giustizia ha
fornito i dati statistici sulle mediazioni, aggiornati a fine marzo
2012, con proiezione nazionale, analisi delle iscrizioni per materia,
valore e area geografica, durata delle procedure.
91.690 sono i procedienti di mediazione complessivamente iscritti nel periodo tra il 21 marzo 2011 e il 31 marzo 2012. Nel 65% dei casi la controparte non è comparsa e solo nel 48% dei casi in cui l’aderente è comparso si è giunti ad un accordo.
Oltre il 77% delle mediazioni è riconducibile ai casi di mediazione obbligatoria per legge mentre solo il 19,7% dei casi attiene a scelta volontaria delle parti. Le restanti percentuali afferiscono alla mediazione demandata dal giudice (2,7%) o prevista da clausola contrattuale (0,5%).
Qualora la parte compaia è quasi sempre assistita da un avvocato (84%). Valore medio delle controversie oltre 118mila euro.
Si ricorda che sono molte le controversie in materia civile per le quali, dal 28
marzo 2011, è diventato obbligatorio il tentativo di mediazione fra le
parti, in base al Decreto legislativo n. 28/2010, con l’obiettivo di
disincentivare il ricorso in tribunale e ridurre progressivamente
l’arretrato che grava sul sistema giustizia.
In particolare, si
tratta di diritti reali (distanze nelle costruzioni, usufrutto e servitù
di passaggio ecc.), divisione , successioni ereditarie, patti di
famiglia, locazione, comodato, affitto di aziende, risarcimento danni da
responsabilità medica e da diffamazione con il mezzo della stampa o con
altro mezzo di pubblicità, contratti assicurativi, bancari e
finanziari.
L’obbligatorietà per le controversie in materia di
condominio e risarcimento del danno derivante dalla circolazione di
veicoli e natanti è stata differita al 20 marzo 2012 per consentire un
avvio graduale del meccanismo.