A causa degli effetti nefasti della crisi sulle finanze pubbliche, si prevede che in cinque paesi il disavanzo di bilancio supererà il massimale del 3% del PIL fissato dall’UE.
Preoccupata per le conseguenze di questa situazione sulla stabilità dell’area dell’euro, la Commissione propone delle scadenze entro cui questi paesi dovranno rientrare nel massimale. Tutti e cinque – Francia, Grecia, Irlanda, Spagna e Regno Unito – avevano già un deficit superiore al limite del 3% l’anno precedente.
L’Irlanda è invitata a rimettere i conti in ordine entro il 2013, la Francia e la Spagna entro il 2012; la Grecia dovrebbe adoperarsi per riportare sotto controllo il suo deficit nel 2010, mentre il termine per il Regno Unito dovrebbe essere l’esercizio 2013-14.
Saranno i leader dell’UE ad avere l’ultima parola sulle scadenze proposte.
I disavanzi si sono gonfiati per effetto di un forte calo del gettito fiscale e dell’aumento della spesa sociale, come i sussidi di disoccupazione. Nel frattempo i governi attingono alle casse dello Stato per stimolare la crescita e gli investimenti e combattere la peggiore crisi economica dai tempi della seconda guerra mondiale. Si stima che, complessivamente, i paesi dell’UE pomperanno nell’economia in due anni il 3,3% del PIL dell’UE, ossia circa 400 miliardi di euro.
Secondo le regole dell’UE i membri attuali e potenziali dell’area dell’euro devono mantenere il disavanzo di bilancio sotto il 3% del PIL. Scopo di questa regola – che fa parte del Patto di stabilità e crescita – è prevenire squilibri che possano minare la fiducia nella moneta unica.
Non avendo adottato l’euro, il Regno Unito non è vincolato alla regola, ma si sforza comunque di rispettarla.
Secondo le previsioni della Commissione del gennaio scorso, quest’anno dovrebbero registrarsi deficit di oltre il 5% in Francia, quasi il 6% in Spagna, dell’11% in Irlanda e di almeno il 9% nel Regno Unito. In Grecia il disavanzo, eccessivo fin dal 2007, era del 3,7% nel 2008 e dovrebbe rimanere sopra il massimale anche quest’anno.
La Commissione ha anche invitato Cipro a fare attenzione, avvertendola che il suo deficit potrebbe crescere rapidamente nei prossimi anni. Quest’anno Cipro dovrebbe registrare un deficit dell’1% a seguito dell’attuazione del suo pacchetto di stimoli economici.
I leader dell’UE hanno espresso preoccupazione per la crescita dei deficit di bilancio. In occasione del vertice di marzo, hanno dichiarato che i paesi dell’UE dovrebbero tornare al più presto a disavanzi “compatibili con finanze pubbliche sostenibili”.
Articolo tratto da: Commissione Europea