Scatta da domani, martedì 30 giugno 2015, l’obbligo per gli avvocati di effettuare il deposito telematico degli atti endoprocessuali nei giudizi pendenti davanti a tutte le Corti d’appello d’Italia.
La scadenza, prevista dall’art. 16-bis, comma 9-ter, D.L. 179/2012 (introdotto dall’art. 52 del D.L. 90/2014) riguarda il deposito degli atti processuali e dei documenti da parte dei difensori delle parti precedentemente costituite.
In talune corti e sulla base di specifici decreti ministeriali tale obbligatorietà potrebbe essere stata anticipata rispetto alla data del 30 giugno 2015.
In ogni caso l’obbligatorietà del deposito telematico è solo per gli atti endoprocessuali, per quelli introduttivi il deposito telematico resta facoltativo. Allo stesso modo si procede per il deposito degli atti e dei documenti da parte dei soggetti nominati o delegati dall’autorità giudiziaria. Le parti provvedono altresì, con le modalità telematiche, a depositare gli atti e i documenti provenienti dai soggetti da esse nominati.
Art. 16-bis, comma 9-ter, D.L. 179/2012
A decorrere dal 30 giugno 2015 nei procedimenti civili, contenziosi o di volontaria giurisdizione, innanzi alla corte dì appello, il deposito degli atti processuali e dei documenti da parte dei difensori delle parti precedentemente costituite ha luogo esclusivamente con modalità telematiche, nel rispetto della normativa anche regolamentare concernente la sottoscrizione, la trasmissione e la ricezione dei documenti informatici. Allo stesso modo si procede per il deposito degli atti e dei documenti da parte dei soggetti nominati o delegati dall’autorità giudiziaria.
Le parti provvedono, con le modalità di cui al presente comma, a depositare gli atti e i documenti provenienti dai soggetti da esse nominati.
Con uno o più decreti aventi natura non regolamentare, da adottarsi sentiti l’Avvocatura generale dello Stato, il Consiglio nazionale forense ed i consigli dell’ordine degli avvocati interessati, il Ministro della giustizia, previa verifica, accertata la funzionalità dei servizi di comunicazione, può individuare le corti di appello nelle quali viene anticipato, nei procedimenti civili iniziati prima del 30 giugno 2015 ed anche limitatamente a specifiche categorie di procedimenti, il termine fissato dalla legge per l’obbligatorietà del deposito telematico.