In Italia nel 2011 sono stati accolti temporaneamente 17.823 minori stranieri non accompagnati, grazie ai programmi di accoglienza temporanea presentati al Comitato per i minori stranieri, l’organismo interistituzionale previsto dal Testo unico sull’immigrazione (decreto legislativo 25 luglio 1998, n.286, articolo 33).
Il Comitato, si occupa, tra le altre cose, di accertare lo status di minore non accompagnato (soggetto minorenne privo di cittadinanza italiana o di altri stati dell’Unione Europea, il quale non avendo provveduto ad una richiesta di asilo politico, è presente per qualsiasi circostanza sul territorio dello Stato, in assenza di soggetti terzi quali genitori o adulti che detengano per conto suo responsabilità legale, assistenza e rappresentanza) e di approvare i programmi solidaristici di accoglienza temporanea, presentati da enti locali, associazioni e parrocchie finalizzati non solo al benessere psicofisico del ragazzo ma anche al suo inserimento in un contesto socio-familiare idoneo a favorire lo sviluppo delle sue potenzialità.
Dal Rapporto del Comitato “Minori stranieri – Accoglienza temporanea 2011” , emerge la provenienza dei minori accolti: 16.540 da Russia e Paesi dell’Europa dell’Est (92,8% del totale); 899 dall’area dei Balcani (5%), 737 dei quali dalla Bosnia-Erzegovina; 333 dall’Africa (1,9%); 42, per la prima volta, dal Giappone; 9 dal Brasile (America Latina).
I progetti presentati nel 2011 sono stati 1104, da parte di 214 soggetti proponenti concentrati (per il 76% dei programmi) soprattutto nei piccoli comuni e ciò indica che l’accoglienza di questo tipo è gestita molto spesso dalle comunità locali.
La distribuzione geografica dei proponenti sul territorio nazionale è invece omogenea, anche se si registra un picco in Lombardia (42, pari al 20% del totale).
Articolo tratto da: Ministero dell’Interno