L’imprenditore individuale Alfa si rivolge alla società affinché la stessa acquisti un macchinario che è venduto presso il negozio gestito da caio e glielo conceda poi in locazione finanziaria. Il contratto di leasing viene stipulato e prevede il pagamento, a carico dell’utilizzatore tizio, della complessiva somma di 60000 euro suddivisa in rate mensili dell’importo di 1000 euro ciascuna.
Contestualmente la società Gamma e iI fornitore stipulano un patto di riacquisto in forza del quale Caio, in caso di risoluzione per inadempimento del contratto di leasing, e a seguito di apposita richiesta da parte dellaa società Gamma si obbliga a riacquistare il bene a un prezzo prestabilito. Nel corso del rapporto contrattuale, però, tizio non paga le ultime 10 rate pattuite.
Caio, pur consapevole di non essersi tenuto e per di essere costretto a riacquista un bene che, in quanto usato, ha ormai perso gran parte del suo valore commerciale, decide di provvedere lui stesso al pagamento dei residui canoni insoluti e versa alla società concedente la somma di 10000 euro. Successivamente Caio cita in giudizio tizio, dichiarando di agire in regresso ai sensi dell’art 1950 cc. e chiedendo la restituzione della somma maggiorata degli interessi legali dalla data del pagamento.
Tizio, ricevuta la notificazione dell’atto di citazione, si rivolge a un legale per un consulto. Il candidato assunte le vesti del legale di tizio, rediga un parere motivato illustrando le questioni sottese al caso in esame e indicando la linea difensiva più utile a tutelare la posizione del proprio assistito.