Rapporto sui mutui ipotecari 2021: nuova pubblicazione dell’Osservatorio del mercato immobiliare
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L’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate ha pubblicato il resoconto statistico a periodicità annuale sui mutui ipotecari.
Il Rapporto sui mutui ipotecari si inserisce nel nuovo quadro normativo delineato dal D.lgs. n. 72/2016 che, tra l’altro, introduce nel Testo Unico Bancario (D.lgs. 1° settembre 1993, n. 385) il Capo I bis e in questo l’articolo 120-sexiesdecies rubricato Osservatorio del mercato immobiliare secondo cui: “L’Osservatorio del mercato immobiliare istituito presso l’Agenzia delle entrate assicura il controllo statistico sul mercato immobiliare residenziale ed effettua le opportune comunicazioni ai fini dei controlli di vigilanza macro-prudenziale”.
Nel Rapporto sono dettagliate le statistiche sui mutui ipotecari (n. immobili ipotecati, capitale erogato, tasso di interesse applicato alla prima rata), mediante una classificazione per tipo di atto e per aree geografiche.
Inoltre sono rese disponibili statistiche sulla destinazione del finanziamento erogato, in modo da comprendere, in particolare, quanta parte del capitale di debito “estratto” dal patrimonio immobiliare ipotecato torna sul mercato immobiliare e quanto va a finanziare il resto dell’economia, con ulteriori aggregazioni per tener conto di situazioni miste. Tale analisi è svolta anche per aree territoriali (Nord, Centro e Sud) e per alcune grandi città.
Sintesi dei dati dei mutui su base nazionale
Le unità immobiliari ipotecate a garanzia di mutui ammontano nel 2020 a 808.568, in flessione del 12,5% rispetto al 2019, alle quali corrisponde un valore monetario dei finanziamenti pari a oltre 78 miliardi di euro, -13,1% rispetto al 2019. Analizzando la distribuzione immobili ipotecati, il 63% degli immobili è in atti residenziali (tipo RES), quota che sale oltre l’87% se si tiene conto anche degli atti residenziali di tipo plurimo (RES PLUS) e residenziale misto (MISTO RES). Per questi atti (RES, RES PLUS e MISTO RES) il capitale finanziato rappresenta quasi i due terzi del totale, circa 50 miliardi di euro, -15,3% rispetto al 2019.
Tra gli atti di mutuo ipotecario che riguardano esclusivamente unità non residenziali, alle tipologie MISTO NON RES e TERRENI corrisponde la quota più elevata, in termini di numero di immobili, pari al 3,1% e 3,5%. In termini di capitale finanziato, la quota maggiore spetta agli atti del MISTO NON RES, pari al 14,1%. Questa tipologia di atti registra una decisa flessione, quasi il 30%, rispetto al 2019. Una variazione negativa di pari entità riguarda anche gli atti del settore TCO (-30,9%) la cui quota di capitale finanziato si è dimezzata rispetto al 2019 (-49,9%). Per gli atti di mutuo con immobili del settore produttivo (PRO), a una quota inferiore all’1% in termini di numero di immobili ipotecati (anch’esso in netta diminuzione, -30,1%) corrisponde un capitale finanziato pari a circa 5 miliardi di euro, stazionario rispetto al 2019 (+0,2%), che rappresenta il 6,4% del totale del capitale di debito finanziato nel 2020. Gli atti con ipoteche esclusivamente su TERRENI rappresentano nel 2020, in termini di immobili posti a garanzia dei finanziamenti, il 3,5% (28.494 particelle) del totale e il 4,8% del totale in termini di capitale (3,7 miliardi di euro), in calo di oltre il 20% rispetto al 2019.
Scarica il rapporto completo sui mutui ipotecari 2021
Articolo tratto da: Agenzia delle Entrate