È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 3 agosto 2007 n. 179 il decreto del ministero della salute del 18 luglio 2007 riguardante i comunicati promozionali dei farmaci su radio e tv. Il decreto si compone di un unico articolo il cui testo si riporta a seguire.
Secondo la norma i comunicati dovranno scandire con parole chiare e udibili le avvertenze mediche relative al farmaco pubblicizzato al fine di rendere più chiara e comprensibile a tutti proprio quella parte che spesso viene letta troppo in fretta e con toni più bassi.
In particolare il decreto del Ministro della Salute vieta la “compressione fonica” delle avvertenze di carattere sanitario nella pubblicità dei medicinali e degli altri prodotti di interesse sanitario.
Nelle pubblicità effettuata esclusivamente o parzialmente con mezzi fonici, le avvertenze di carattere sanitario contenute nel messaggio autorizzato devono essere lette alla stessa velocità delle restanti frasi a carattere pubblicitario e informativo.
Art. 1.
1. Nella pubblicità dei medicinali e degli altri prodotti di interesse sanitario sottoposti alla disciplina dell’art. 201 del testo unico delle leggi sanitarie 27 luglio 1934, n. 1265, e successive modificazioni, che venga effettuata esclusivamente o parzialmente con mezzi fonici, le avvertenze di carattere sanitario contenute nel messaggio autorizzato devono essere lette alla stessa velocità delle restanti frasi a carattere pubblicitario e informativo.
2. Il disposto del comma 1, si applica anche a tutte le autorizzazioni di pubblicità sanitaria ancora in corso di validità.
3. I N.A.S. – Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, sono incaricati di vigilare sul rispetto delle disposizioni del presente decreto, attivando, in caso di infrazione, le procedure dirette all’applicazione delle sanzioni amministrative pecuniarie previste dalla legislazione vigente per la violazione dell’art. 201 delle leggi sanitarie approvato con regio decreto del 27 luglio 1934 e successive modificazioni e delle ulteriori disposizioni che disciplinano la pubblicità dei medicinali e degli altri prodotti di interesse sanitario.
Articolo tratto da: Ministero della Salute