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Guide di diritto Consumatori

Bonus gas per le famiglie in difficoltà economica o numerose

Redazionedi Redazione9 Novembre 2021Aggiornato il:9 Novembre 2021
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Indice dei contenuti ⇣
Cosa è il bonus gas: sconto sulla bolletta del gas per aiutare le famiglie in condizione di disagio economico e le famiglie numerose
Chi ha diritto al bonus gas
Bonus gas 2021
Come si richiede il bonus gas fino al 31 dicembre 2020
Quanto vale il bonus gas
Come viene corrisposto il bonus gas

Cosa è il bonus gas: sconto sulla bolletta del gas per aiutare le famiglie in condizione di disagio economico e le famiglie numerose

Il bonus gas è uno sconto sulla bolletta, introdotto dal Governo e reso operativo dall’Autorità  con la collaborazione dei Comuni, per assicurare un risparmio sulla spesa per l’energia alle famiglie in condizione di disagio economico e alle famiglie numerose.
Il bonus è previsto per le famiglie in disagio economico ovvero  con ISEE non superiore a 8.265 euro o per famiglie numerose (con più di 3 figli a carico) con ISEE non superiore a 20.000 euro

Per richiedere il bonus occorre compilare gli appositi moduli e consegnarli al proprio Comune di residenza o presso altro istituto eventualmente designato dallo stesso Comune (ad esempio i Centri di Assistenza Fiscale CAF). I moduli, oltre che più in basso in questa pagina, sono reperibili presso i Comuni e sui siti internet dell’Autorità per l’energia (www.autorita.energia.it), del Ministero dello Sviluppo Economico (www.sviluppoeconomico.gov.it) e dell’ANCI (www.bonusenergia.anci.it ).

Chi ha diritto al bonus gas

Possono ottenere il bonus tutti i clienti domestici intestatari di un contratto di fornitura di gas naturale appartenenti:

  1. ad un nucleo familiare con indicatore ISEE non superiore a € 8.265;
  2. ad un nucleo familiare con almeno 4 figli a carico e indicatore ISEE non superiore ad € 20.000;
  3. ad un nucleo familiare titolare del Reddito di cittadinanza o Pensione di cittadinanza;
  4. con misuratore gas di classe non superiore a G6 (la classe del misuratore è collegata alla quantità di gas che può essere trasportata in un punto di fornitura e distingue le utenza domestiche da quelle di tipo industriale o commerciale. Questo parametro viene verificato dal distributore).

Ogni nucleo familiare che ha i requisiti di cui ai punti 1) e 2)  può richiedere il bonus per disagio economico per la fornitura elettrica, gas e idrica.
I titolari del Reddito di cittadinanza, in base al Decreto legge 28 gennaio 2019, n. 4 converito in legge 28 marzo 2019, n. 26, hanno diritto ad accedere al bonus elettrico, gas e idrico anche se la soglia ISEE è superiore a 8.265 euro.
La compensazione è riconosciuta sia ai clienti che hanno stipulato un contratto di fornitura individuale (clienti domestici diretti), sia ai clienti che utilizzano impianti condominiali (clienti domestici indiretti).

Il cliente domestico diretto è il cliente che è direttamente titolare di un contratto di fornitura di gas naturale (fornitura individuale) per l’abitazione, a carattere familiare, di residenza. L’intestatario del contratto quindi è sempre una persona fisica: la domanda di bonus può essere fatta solo dall’intestatario del contratto.
Il cliente domestico indiretto è il cliente che non è direttamente titolare di un contratto fornitura di gas naturale per l’abitazione di residenza ma utilizza per i propri usi domestici un impianto a gas naturale di tipo condominiale (fornitura centralizzata). In tale caso il richiedente il bonus non deve essere necessariamente l’intestatario della fornitura centralizzata. Il titolare del contratto della fornitura centralizzata può essere sia una persona fisica o anche una persona giuridica (il condominio).

Il bonus gas è riconosciuto anche alla forniture miste (ad esempio fornitura individuale per l’acqua calda e la cottura cibi e fornitura centralizzata per il riscaldamento) purché il richiedente sia in possesso dei requisiti per l’accesso.
Il bonus gas per le forniture centralizzate può essere richiesto solo nel caso in cui la fornitura alimenti un’abitazione residente.

Non è possibile fruire del bonus gas se si utilizzano gas GPL o gas in bombola. Il bonus gas e è riconosciuto solo per le forniture servite da gas naturale trasportato da reti di distribuzione.

Bonus gas 2021

Come stabilito dal Decreto Legge 26 ottobre 2019 n. 124, convertito con modificazioni dalla Legge 19 dicembre 2019, n. 157, a partire dal 1° gennaio 2021 i bonus sociali per disagio economico saranno riconosciuti automaticamente ai cittadini/nuclei familiari che ne hanno diritto.
Pertanto, dal 1° gennaio 2021, i cittadini non dovranno più presentare domanda per ottenere i bonus per disagio economico relativamente alla fornitura di energia elettrica, di gas naturale e per la fornitura idrica presso i Comuni o i CAF i quali non dovranno accettare più domande.
Eventuali domande presentate dal 1° gennaio 2021 in poi presso Comuni e/o CAF non potranno essere accettate e non saranno in ogni caso valide per avere accesso all’agevolazione.

Le condizioni necessarie per avere diritto ai bonus per disagio economico non cambiano:

  • appartenere ad un nucleo familiare con indicatore ISEE non superiore a € 8.265, oppure
  • appartenere ad un nucleo familiare con almeno 4 figli a carico (famiglia numerosa) e indicatore ISEE non superiore ad € 20.000, oppure
  • appartenere ad un nucleo familiare ritolare di Reddito di cittadinanza o Pensione di cittadinanza.

Uno dei componenti  del nucleo familiare ISEE deve essere intestatario di un contratto di fornitura elettrica e/o gas e/o idrica con tariffa per usi domestici e attivo, oppure usufruire di una fornitura condominiale gas e/o idrica attiva.

Cosa dovranno fare dal 2021 i cittadini per ottenere i bonus per disagio economico
Dal 1° gennaio 2021 gli interessati non dovranno più presentare la domanda per ottenere i bonus per disagio economico, sarà sufficiente che ogni anno, a partire dal 2021, il cittadino/nucleo familiare presenti la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per ottenere l’attestazione ISEE utile per le differenti prestazioni sociali agevolate (es.: assegno di maternità, mensa scolastica, bonus bebè ecc.).
Se il nucleo familiare rientrerà in una delle tre condizioni di disagio economico che danno diritto al bonus,  l’INPS invierà i suoi dati (nel rispetto della normativa sulla privacy e delle disposizioni che l’Autorità stà definendo in materia riconoscimento automatico dei bonus sociali per disagio economico) al Sistema informativo integrato che incrocierà i dati ricevuti con quelli relativi alle forniture di elettricità, gas e acqua, permettendo di erogare automaticamente i bonus agli aventi diritto.
Eventuali domande presentate dal 1° gennaio 2021 in poi quindi non potranno essere accettate dai Comuni e dai CAF e non saranno in ogni caso valide per ottenere il bonus.
Ai cittadini/nuclei familiari aventi diritto verranno erogati automaticamente (ossia senza necessità di presentare domanda) : il bonus elettrico per disagio economico, il bonus gas, il bonus idrico.

Come si richiede il bonus gas  fino al 31 dicembre 2020

Fino al 31 dicembre 2020 la domanda può essere presentata presso il Comune di residenza o presso un altro ente designato dal Comune (CAF, Comunità montane) utilizzando gli appositi moduli.
Anche i titolari di Reddito di cittadinanza o Pensione di cittadinanza, devono presentare la domanda recandosi presso Comuni o CAF, con le stesse modalità degli altri soggetti.
Per presentare la domanda, fino al 31 dicembre 2020, servono:

  • documento di identità
  • eventuale allegato D di delega (se la domanda è presentata da un delegato e non dall’intestatario della fornitura)
  • modulo A compilato.
  • attestazione ISEE in corso di validità
  • allegato CF con i componenti del nucleo ISEE

Oltre a questi documenti le famiglie numerose dovranno compilare anche: allegato FN per il riconoscimento di famiglia numerosa, se l’ISEE è superiore a 8.265 euro (ma entro i 20.000 euro).
I titolari di Reddito di cittadinanza o Pensione di cittadinanza dovranno indicare anche: numero di protocollo assegnato al reddito/Pensione di cittadinanza o attestazione utile a documentare la titolarità del richiedente del Reddito/Pensione di cittadinanza.
Ai fini della compilazione del modulo A è inoltre necessario avere a disposizione alcune informazioni reperibili in bolletta o nel contratto di fornitura:codice PDR (identificativo del punto di consegna del gas). È un codice composto da 14 numeri che identifica il punto fisico in cui il gas naturale viene consegnato dal fornitore e prelevato dal cliente finale. Il codice non cambia anche se si cambia fornitore.
I moduli per presentare la domanda sono reperibili oltre che su questa pagina, su SGAte (il sistema informativo attraverso il quale vengono gestite le operazioni e verificati i requisiti per l’erogazione del bonus) e presso i Comuni. I moduli sono documenti che costituiscono atto di notorietà, pertanto il loro contenuto deve essere veritiero.

Quanto vale il bonus gas

Gli importi previsti sono differenziati rispetto alla categoria d’uso associata alla fornitura di gas, alla zona climatica di appartenenza del punto di fornitura e al numero di componenti della famiglia anagrafica (persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti ed aventi la medesima residenza).
Il valore del bonus è aggiornato annualmente dall’Autorità entro il 31 dicembre dell’anno precedente.

Ammontare della compensazione per i clienti domestici
(€/anno per punto di riconsegna)
2020
Zona climaticaA/BCDEF
Famiglie fino a 4 componenti
Acqua calda sanitaria e/o Uso cottura€ 32€ 32€ 32€ 32€ 32
Acqua calda sanitaria e/o Uso cottura e Riscaldamento€ 72€ 89€ 117€ 146€ 183
Famiglie oltre a 4 componenti
Acqua calda sanitaria e/o Uso cottura€ 49€ 49€ 49€ 49€ 49
Acqua calda sanitaria e/o Uso cottura e Riscaldamento€ 100€ 130€ 169€ 206€ 264

Come viene corrisposto il bonus gas

L’erogazione avviene con modalità differenti a seconda se la richiesta riguardi un impianto individuale (cliente diretto) o un impianto centralizzato (cliente indiretto).

Per i clienti diretti: l’erogazione avviene attraverso la bolletta del gas. Non avviene in un’unica soluzione ma l’ammontare annuo è suddiviso nelle diverse bollette corrispondenti ai consumi dei 12 mesi successivi alla presentazione dell’istanza. Ogni bolletta riporterà una parte del bonus proporzionale al periodo cui la bolletta medesima fa riferimento.
Nella bolletta viene inserito un messaggio nel quale si comunica al cliente la concessione del bonus. L’importo relativo all’applicazione del bonus viene indicato in dettaglio in ogni bolletta (nella sezione totale servizi di rete – quota fissa), per tutto il periodo in cui se ne beneficia.
Per i clienti indiretti: l’erogazione avviene attraverso l’emissione di un bonifico domiciliato erogato in un’unica soluzione.
Il bonifico domiciliato è un sistema di pagamento per cui il titolare del bonus, a seguito dell’accettazione della domanda di bonus, recandosi presso un ufficio postale con il documento di identità e il codice fiscale ritira la somma di denaro cui ha diritto.
Con un’apposita comunicazione di SGAte i clienti indiretti vengono informati dell’accettazione della domanda e della data a partire dalla quale è possibile riscuotere il bonifico presso gli uffici postali. L’importo può essere riscosso dal soggetto avente diritto, nel periodo indicato nella comunicazione (in genere due mesi), presentando un documento di identità e il codice fiscale.

Disclaimer: Contenuti a scopo informativo e divulgativo che non sostituiscono il parere legale di un avvocato. Per una consulenza legale personalizzata contatta lo studio dell’avv. Gianluca Lanciano: Clicca e compila il form · WhatsApp 340.1462661 · Chiama 340.1462661 · Scrivi info@miolegale.it
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