Cassazione civile, sez. II, 7 agosto 2014, n. 17766
Gli autovelox necessitano di una taratura periodica? La Consulta si pronuncerà. Migliaia di multe a rischio (speranza!?) di annullamento.
Con una decisione abbastanza sorprendente rispetto ai più recenti orientamenti giurisprudenziali su casi analoghi, la Suprema Corte di Cassazione, con Ordinanza 17766 del 11 aprile 2014, ha messo in dubbio la legittimità degli autovelox e, conseguentemente, la validità di migliaia di verbali di accertamento notificati agli automobilisti incorsi in eccesso di velocità.
L’ordinanza dispone che sul caso, in particolare sulla obbligatorietà della taratura periodica degli autovelox, vi debba essere una specifica pronuncia della Consulta. Ad avviso della Corte appare infatti irragionevole escludere tali complesse apparecchiature, che svolgono accertamenti irripetibili, dall’applicazione della normativa generale della legge 11 agosto 1991, n. 273, sul sistema nazionale di taratura.
Il caso che ha fatto sollevare la questione di legittimità costituzionale vedeva coinvolti alcuni automobilisti “pizzicati” da un autovelox lungo la via Domiziana, i quali nel contestare la sanzione amministrativa avevano evidenziato che tale apparecchio – che da anni fa strage di multe e sottrazione di punti dalla patente! – non sarebbe preceduto da adeguata segnaletica e soprattutto non è mai stato sottoposto ad alcun aggiornamento periodico della taratura.
Ed è proprio sulla base di quest’ultimo punto che i giudici di terzo grado hanno deciso di sospendere il giudizio proponendo questione di legittimità costituzionale, per presunta violazione dell’art. 3 della Costituzione nella parte in cui la norma sulle apparecchiature rilevatrici della velocità non impone periodiche verifiche delle stesse.
La decisione della Cassazione è in qualche modo rivoluzionaria, e se la questione di legittimità dovesse rivelarsi fondata, darebbe luogo all’annullamento di migliaia di verbali di accertamento di infrazioni stradali. L’Associazione dei Consumatori Aidacon, che sta seguendo da vicino la vicenda, suggerisce a chi ha fattori corso contro multe per eccesso di velocità elevate in condizioni analoghe (con rilevazione della velocità ad opera di apparecchi non tarati periodicamente) di chiedere al Giudice di Pace adito la sospensione del giudizio fino alla pronuncia della Consulta.
Avv. Amilcare Mancusi
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Cassazione civile, sez. II, 7 agosto 2014, n. 17766