Cassazione civile, sez. unite, 23 marzo 2011, n. 6597
In caso di proposizione di domanda giudiziale illegittimamente trascritta, trattandosi di atto non compreso nell’elencazione di cui agli artt. 2652 e 2653 c.c., la conseguente domanda di risarcimento danni è proponibile, ai sensi dell’art. 2043 c.c., anche in separato giudizio, non sussistendo la competenza funzionale, ai sensi dell’art. 96 c.p.c., del giudice chiamato a decidere sulla domanda oggetto di illegittima trascrizione.
L’assenza della specifica previsione dell’ipotesi di trascrizione di domanda illegittima fra quelle indicate nell’art. 96, comma 1 deve a ritenere che, in mancanza di indicazioni normative, vada privilegiata un’interpretazione che non infici il diritto costituzionale di agire in giudizio.
Un’interpretazione che diversamente privilegiasse l’assorbente carattere di specialità dell’art. 96 c.p.c. rispetto all’art. 2043 c.c. determinerebbe infatti notevoli effetti pregiudizievoli la parte che ha subito la trascrizione illegittima.
Se infatti nel caso di trascrizione ingiusta (vale a dire avente ad oggetto atti compresi nell’elencazione di cui agli artt. 2652 e 2653 c.c.), correttamente possono essere addebitate alla parte che la subisce le conseguenze derivanti dall’omesso controllo effettuato al riguardo (consistenti nell’impossibilità di richiedere il risarcimento al di fuori della disciplina dell’art. 96), essendo (o dovendo essere) conosciuta la potenziale trascrivibilità dell’atto, poiché inserito nell’elenco normativamente previsto, diversamente deve concludersi per il caso di trascrizione illegittima (cioè di atti non compresi nel detto elenco), poiché la mancata previsione normativa sul punto esclude la configurabilità di un obbligo di verifica a carico della parte che subisce la trascrizione, alla quale non possono dunque essere addebitate le gravi conseguenza derivanti dall’inosservanza di obblighi cui non era tenute quali quelli – della preclusione all’esercizio dell’azione risarcitoria nella sede propria.
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Cassazione civile, sez. unite, 23 marzo 2011, n. 6597