La Banca d’Italia, in merito alle notizie apparse su alcuni quotidiani circa una comunicazione dell’Istituto alle proprie filiali in tema di monitoraggio sul credito da parte delle Prefetture, ha precisato che la nota ha lo scopo di fornire alle Direzioni locali della Banca d’Italia chiarimenti e indicazioni operative in merito alle numerose richieste di dati e informazioni concernenti il credito bancario inviate dalle Prefetture (in alcuni casi alle Filiali della Banca d’Italia, in altri casi direttamente alle banche secondo schemi e con modalità non uniformi).
La nota, volta a uniformare il comportamento delle Filiali su tutto il territorio, conferma la massima disponibilità della Banca d’Italia a corrispondere alle esigenze informative delle Prefetture fornendo dati aggregati e analisi sull’andamento del credito a livello territoriale.
A tal fine, assieme alla nota è stato trasmesso alle Direzioni locali lo schema dei dati da fornire alle Prefetture incaricate dei compiti di osservazione dell’andamento del credito. Ciò è in linea con le previsioni del decreto legge 185 del 2008, che prevede che il monitoraggio del finanziamento all’economia avvenga su base regionale e per categoria economica delle controparti.
Con riferimento alle richieste di dati aziendali individuali viene richiamato il dettato del Testo Unico Bancario, che all’art. 7 disciplina il segreto d’ufficio.
Infine, la nota fa riserva di fornire ulteriori indicazioni sulla base di accordi in corso di definizione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Articolo tratto da: Banca d’Italia