Il Consiglio dei Ministri oggi ha approvato un provvedimento che prevede la riapertura dei termini per revisioni ed integrazioni del codice ambientale.
Sono numerose infatti le ragioni di opportunità che consigliano ulteriori modifiche e revisioni del testo unico. Vi è necessità di un adeguamento per il contrasto dei fenomeni emergenziali in alcune regioni, e di riordinare l’impianto sanzionatorio e della tutela risarcitoria per il danno ambientale.
C’è poi una esigenza di adeguamento della nostra legislazione a due nuove direttive comunitarie sono state adottate, una il 21 maggio 2008 – che istituisce un elenco minimo di reati ambientali gravi che dovranno essere considerati penalmente rilevanti in tutta l’Unione europea qualora siano commessi intenzionalmente o per grave negligenza . E l’altra il 17 giugno 2008 – che ha modificato la direttiva-quadro sui rifiuti. Lo schema di disegno di legge prevede che vi sia tempo per l’adozione dei nuovi decreti legislativi correttivi sino al 30 giugno 2010.
Articolo tratto da: Ministero della Transizione Ecologica (ex min. Ambiente)