Alla fine di aprile 2009 i contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore relativamente alla sola parte economica, riguardano l’81,8% degli occupati dipendenti rilevati per il periodo di riferimento degli indici (dicembre 2005); a essi corrisponde una quota del 79,6% del monte retributivo osservato.
Nel mese di aprile 2009 l’indice delle retribuzioni contrattuali orarie, con base dicembre 2005=100, ha presentato una variazione di più 0,1% rispetto al mese precedente e un incremento del 3,5% rispetto ad aprile 2008.
L’aumento registrato nel periodo gennaio-aprile 2009, in confronto al corrispondente periodo dell’anno precedente, è del 3,7%.
Contratti collettivi e retribuzioni contrattuali
L’incremento congiunturale dello 0,1% dell’indice orario delle retribuzioni contrattuali registrato nel mese di aprile è il risultato di miglioramenti economici previsti in nove contratti.
Nel mese di aprile, a fronte di una variazione tendenziale media di più 3,5%, gli incrementi più elevati, tra gli aggregati presenti nella tabella 3, si osservano per: edilizia (6,7%), acqua e servizi di smaltimenti rifiuti (5,9%), regioni e autonomie locali (5,5%), servizio sanitario nazionale (5,4%) e legno, carta e stampa (5,3%). Gli incrementi minori riguardano i trasporti, servizi postali e attività connesse (0,8%), militari-difesa e forze dell’ordine (rispettivamente 0,7 e 0,6%) ed estrazione di minerali (0,5%). La variazione risulta nulla per il contratto energia e petroli.
Relativamente all’insieme dei contratti monitorati dall’indagine nel mese di aprile nessuno degli accordi è stato rinnovato o è scaduto.
Conseguentemente, alla fine di aprile risultano in vigore 58 differenti comparti di contrattazione2 che regolano il trattamento economico di circa 10,7 milioni di dipendenti; a essi corrisponde un’incidenza in termini di monte retributivo pari al 79,6%. Per contro, risultano in attesa di rinnovo 20 accordi relativi a circa 2,4 milioni di dipendenti e al 20,4% del monte retributivo totale.
Tensione contrattuale e conflitti di lavoro
Ad aprile 2009, relativamente all’intera economia, la quota di dipendenti in attesa di rinnovo è pari al 18,2%, invariata rispetto a marzo 2009 e in marcata riduzione rispetto ad aprile 2008 (57,7%). I mesi di attesa per i lavoratori con il contratto scaduto sono in media 16,2, in aumento di un mese rispetto a marzo 2009 e quasi raddoppiati rispetto a un anno prima (8,3). L’attesa media distribuita sul totale dei dipendenti è di 3,0 mesi, di poco superiore rispetto a marzo 2009 (2,8 mesi) e in diminuzione nel confronto con il valore di aprile 2008 (4,8 mesi).
Tensione contrattuale e conflitti di lavoro
Ad aprile 2009, relativamente all’intera economia, la quota di dipendenti in attesa di rinnovo è pari al 18,2%, invariata rispetto a marzo 2009 e in marcata riduzione rispetto ad aprile 2008 (57,7%). I mesi di attesa per i lavoratori con il contratto scaduto sono in media 16,2, in aumento di un mese rispetto a marzo 2009 e quasi raddoppiati rispetto a un anno prima (8,3). L’attesa media distribuita sul totale dei dipendenti è di 3,0 mesi, di poco superiore rispetto a marzo 2009 (2,8 mesi) e in diminuzione nel confronto con il valore di aprile 2008 (4,8 mesi)
Nel periodo gennaio-febbraio 2009 il numero delle ore non lavorate per conflitti (originati dal rapporto di lavoro) è stato di 248 mila (l’85% in meno rispetto al valore corrispondente dell’anno 2008); il 30,6% del totale è da imputare alla motivazione licenziamento e sospensione dei dipendenti.
Articolo tratto da: ISTAT Istituto nazionale di statistica