Il decreto legislativo approvato in via definitiva dal Consiglio dei ministri del 3 marzo 2011 recependo la direttiva europea 2009/28 sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili si inserisce nel quadro della politica energetica europea volta a ridurre la dipendenza dalle fonti combustibili fossili e le emissioni di CO2, nel rispetto delle direttive comunitarie che impongono all’Italia l’obbligo di raggiungimento degli obiettivi del 17 per cento di energia prodotta da fonti rinnovabili entro il 2020.
In particolare, il decreto legislativo di Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili modifica il sistema degli incentivi statali per gli impianti da fonti rinnovabili che entrano in esercizio dal 1° gennaio 2013, differenziando gli impianti di taglia minore e maggiore, in modo da dare certezza ai piccoli investitori e stimolare i più grandi a soluzioni più efficienti.
A tutela degli investimenti già effettuati si stabilisce che il ritiro dei certificati verdi prosegue fino al 2016, fissando il prezzo di ritiro al 78% di quello massimo di riferimento. Per quanto riguarda, in particolare, il fotovoltaico, si procederà – con decreto interministeriale – ad una ridefinizione di criteri, parametri e quote a decorrere dal 1°giugno, per assicurare la sostenibilità dei costi di incentivazione, scoraggiare le iniziative meramente speculative e garantire al settore una prospettiva di sviluppo di lungo periodo.
Articolo tratto da: Sito del Governo Italiano