La sentenza del Consiglio di Stato del 22 gennaio 2009 mette la parola fine al caso di Centro Europa 7. L’assegnazione della frequenza Canale 8 da parte del Ministero con provvedimento dell’11 dicembre 2008, frutto della ricanalizzazione della banda VHF per il passaggio al digitale terrestre, è stata ritenuta l’atto fondamentale e conclusivo di una vicenda che si trascina da dieci anni in quanto, tra l’altro, ottemperante della sentenza del Tar e del Consiglio di Stato stesso. Lo afferma in una nota Paolo Romani, sottosegretario del Ministero dello Sviluppo economico con delega alle Comunicazioni.
Proprio in considerazione di ciò, il tribunale – continua la nota – ha riconosciuto un limitato risarcimento per un importo complessivo pari a euro 1.041.418,00 a fronte di una richiesta di euro 2.175.213.315,00 in ipotesi di attribuzione, benché tardiva, delle frequenze (e nella maggiore somma di euro 3.500.000.000,00 in caso di accertata impossibilità di assegnazione delle frequenze).
Il Consiglio di Stato ha, quindi, stabilito inequivocabilmente che la ricanalizzazione europea che ha consentito di ricavare il Canale 8, immediatamente recepita da questa Amministrazione con la modifica al piano di ripartizione, era un atto dovuto – afferma ancora – dopo la conferenza di Ginevra del 2006. Ciò significa che il precedente Governo avrebbe a tal fine potuto attivarsi e non lo ha fatto. Un comportamento che ha inciso anche in sede di liquidazione del danno.
I giudici hanno fatto un’indagine a ritroso collocando il problema di Europa 7 nel bando del 1999 per l’assegnazione delle frequenze e usano parole molto severe sull’operato del governo di allora parlando di “bando azzardato”, di “sottovalutazione dei problemi tecnici”, di mancanza di un censimento delle frequenze. E sottolineano che Europa 7, vista la situazione, aveva altre possibilità per sviluppare la rete (ricorso al trading delle frequenze, utilizzazione dell’altrui capacità trasmissiva o la partecipazione alla gara del 2007).
In tutti i casi – conclude la nota – il Consiglio ha ritenuto, anche ai fini risarcitori, soddisfatto l’interesse primario di Centro Europa 7 con l’assegnazione delle frequenze.
Articolo tratto da: Ministero delle Comunicazioni