TAR Abruzzo Pescara, 22 gennaio 2007, n. 50
Ai fini della legittimazione al ricorso in materia edilizia – anche nei casi di impugnazione di concessione edilizia in sanatoria – occorre uno stabile collegamento tra il ricorrente e la zona interessata dall’attività assentita con la concessione che si impugna, collegamento che può derivare non solo dalla residenza o dalla proprietà, ma anche dal possesso e dalla detenzione di immobili nella zona interessata o da altro titolo di frequentazione di quest’ultima.
Il pregiudizio legittimante il ricorso può investire interessi, oltre che di natura edilizia, correlati alla salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio, alla circolazione veicolare, all’osservanza degli standards urbanistici, al corretto insediamento di attività commerciali e simili.
Il titolare di una concessione demaniale marittima ad uso turistico balneare è legittimato ad impugnare la concessione edilizia in sanatoria assentita su proprietà privata adiacente sulla quale sono state realizzate opere edilizie abusive, tuttavia, la perdita nelle more del giudizio della titolarità della concessione demaniale determina l’improcedibilità del ricorso, giacché a fronte dell’eventuale accoglimento dello stesso, il ricorrente, in sopravvenuta mancanza dello stabile collegamento con la zona interessata dal provvedimento impugnato, non conseguirebbe alcuna utilità neppure meramente strumentale o morale.
TAR Abruzzo Pescara, 22 gennaio 2007, n. 50