Avvocati e crediti formativi online: si al riconoscimento tramite webcam
Il sistema non prevede l’uso di dati biometrici per la verifica dell’identità dei partecipanti ai corsi online
Via libera del Garante privacy ad un sistema informatico che consente di verificare l’effettiva corrispondenza tra l’identità degli avvocati iscritti a corsi di formazione professionali, erogati in streaming, a quella delle persone effettivamente connesse. Il sistema, sottoposto a verifica preliminare dell’Autorità, è finalizzato a evitare che alcuni partecipanti pongano in essere comportamenti sleali per farsi attribuire crediti formativi simulando la partecipazione ai corsi a distanza.
Secondo quanto dichiarato dalla società il controllo dell’identità avverrà acquisendo, a intervalli casuali durante lo svolgimento del corso, la fotografia dei partecipanti collegati in diretta streaming, mediante la webcam del pc di ciascun professionista. Al termine dell’evento le immagini acquisite verranno inserite nelle schede personali insieme al diagramma di connessione.
Successivamente un operatore confronterà le fotografie con quelle dei documenti di identità raccolti in fase di iscrizione, mediante un’operazione che non comporta alcun trattamento biometrico, non essendo prevista la verifica automatizzata di immagini digitali. Il Garante ha richiamato a tale proposito la definizione di riconoscimento facciale elaborata dal Gruppo Art. 29 secondo cui “il riconoscimento facciale è il trattamento automatizzato di immagini digitali contenenti i volti degli individui allo scopo di identificarli, verificarne l’identità o categorizzarli”.
Articolo tratto da: Garante per la Protezione dei dati personali