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Notizie giuridiche Codice della strada e trasporti

Dati statistici sugli incidenti stradali registrati in Italia

Redazionedi Redazione24 Luglio 2025Aggiornato il:24 Luglio 2025
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Dati statistici sugli incidenti stradali registrati in Italia: nel 2024 registrati 173.364 incidenti stradali con lesioni a persone:3.030 le vittime, 233.853 i feriti
Nel 2024 numero delle vittime pressoché stabile sul 2023 e ancora superiore a 3mila
Stabili i livelli di mobilità rispetto al 2023, dopo la crescita post-pandemica

Dati statistici sugli incidenti stradali registrati in Italia: nel 2024 registrati 173.364 incidenti stradali con lesioni a persone:3.030 le vittime, 233.853 i feriti

Nel 2024 si è consolidato definitivamente il ritorno a una mobilità su livelli analoghi a quelli pre-pandemia, con un aumento degli spostamenti per motivi di lavoro, studio e turismo. Sul fronte dell’incidentalità stradale, il numero delle vittime è rimasto pressoché stabile rispetto al 2023, mentre si registra un aumento degli incidenti e dei feriti.

Il numero di morti in incidenti stradali ammonta a 3.030 (-0,3% rispetto al 2023), quello dei feriti a 233.853 (+4,1%), per un totale di 173.364 incidenti stradali (+4,1%). Rispetto al 2019, le vittime e i feriti sono diminuiti (rispettivamente del -4,5% e -3,1%), mentre gli incidenti stradali mostrano un leggero aumento (+0,7%).

Il numero delle vittime cresce tra i conducenti e i passeggeri di motocicli, di monopattini e di autocarri, mentre diminuisce per le altre categorie. In particolare, si contano 830 vittime tra i motociclisti (+13,1% rispetto al 2023) e 146 tra gli occupanti di autocarri (in aumento del 30,4%); tra gli utenti di monopattini elettrici aumentano anche gli infortunati: il numero dei feriti sale a 3.751 e quello dei morti (entro i 30 giorni dall’incidente) a 23, cui si aggiunge 1 pedone (nel 2023 erano rispettivamente 3.195 e 21). Le vittime tra gli occupanti di autovetture scendono a 1.252 (-6,0% rispetto al 2023), tra i ciclomotoristi a 61 (-10,3%), tra i pedoni a 470 (-3,1%) e tra gli utenti di biciclette – anche elettriche – a 185 (in diminuzione del -12,7% rispetto al 2023 quando erano 212).

Tra il 2023 e il 2024, gli incidenti e i feriti aumentano su tutte le tipologie di strade, soprattutto sulle autostrade (+6,9% incidenti, +7,0% feriti). Anche il numero delle vittime aumenta in maniera marcata sulle autostrade (+7,1%), a fronte della diminuzione sulle strade urbane (-2,1%) e del leggero aumento su quelle extraurbane (+0,1%). Gli incidenti su autostrade e strade extraurbane aumentano anche nel confronto con il 2019 (+4,0% e +2,7% rispettivamente).

Nel 2024, il numero di vittime per incidenti stradali nel complesso della UE27 diminuisce in maniera contenuta (-2,2% rispetto al 2023), in linea con la tendenza dell’anno precedente; rispetto al 2019, la variazione percentuale è stata del -12,1%. In termini assoluti, le vittime nella UE27 sono state 20.017 nel 2024, a fronte di 20.466 nel 2023 e 22.823 nel 2019. Ciò corrisponde, nel 2024, a 45 morti per incidente stradale ogni milione di abitanti, un valore inferiore a quello del nostro Paese, pari a 51, che resta al 19° posto della graduatoria europea per mortalità stradale.

I comportamenti errati alla guida più frequenti si confermano essere la distrazione, il mancato rispetto della precedenza e la velocità troppo elevata. Insieme, costituiscono il 37,8% delle cause (85.339 casi), valore stabile nel tempo.

La guida troppo veloce è il comportamento più sanzionato dopo la sosta vietata e rappresenta il 34% del totale delle violazioni del codice della strada. In lieve calo le sanzioni per mancato uso delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta per bambini, a fronte di un incremento di quelle per mancato uso del casco. Rimane elevato il numero di sanzioni per uso improprio di dispositivi in auto e aumentano le sanzioni per guida sotto l’effetto di stupefacenti, in lieve calo quelle per guida in stato di ebbrezza.

Il mercato dell’auto presenta una lieve crescita nel 2024: le prime iscrizioni di autovetture sono aumentate dello 0,7% rispetto al 2023. Sulla rete autostradale le percorrenze medie annue dei veicoli sono aumentate del 2,2% e le percorrenze totali, nel 2024, hanno superato la quota di 83 miliardi di veicoli per km.

Nel 2024 numero delle vittime pressoché stabile sul 2023 e ancora superiore a 3mila

Nel 2024 si sono verificati in Italia 173.364 incidenti stradali con lesioni a persone; le vittime sono state 3.030 e i feriti 233.853. Rispetto all’anno precedente, i morti sulle strade diminuiscono dello 0,3%, mentre il numero di incidenti e quello dei feriti registrano un aumento (+4,1%); il tasso di mortalità stradale passa da 51,5 a 51,4 morti ogni milione di abitanti. Rispetto al 2019, anno di benchmark per il decennio 2021-2030 della sicurezza stradale, le vittime della strada, che ammontavano a 53,1 ogni milione di abitanti, diminuiscono del 4,5%.

Il costo sociale degli incidenti stradali con lesioni a persone – calcolato con parametri aggiornati da Istat e ACI nel 2023, sulla base di quanto rilevato da Polizia Stradale, Polizia locale e Carabinieri – ammonta a poco più di 18 miliardi di euro nel 2024 (quasi l’1% del Pil nazionale. Se si aggiungono anche i costi legati ai sinistri con soli danni alle cose (circa 4,4 miliardi di euro stimati da ANIA), si arriva a circa 22,6 miliardi di euro.

Stabili i livelli di mobilità rispetto al 2023, dopo la crescita post-pandemica

Nel 2024 si stabilizzano i livelli di mobilità registrati nel 2023, anno nel quale era stata rilevata una netta ripresa rispetto al periodo delle fasi più acute della pandemia.

I dati dell’Osservatorio “Audimob” di Isfort, aggiornati al primo semestre del 2024, fanno rilevare, nel giorno medio feriale, un volume di spostamenti complessivi della popolazione in età 14-85 anni pari a 96,5 milioni, esattamente lo stesso livello del primo semestre 2023. Nel consolidato del 2023 il numero di spostamenti medi giornalieri si è attestato a 99,5 milioni, con una crescita di appena lo 0,6% rispetto al 2022.

È evidente, quindi, che la curva di ripresa della domanda post-Covid, come già osservato nei dati del 2022 e del primo semestre 2023, si è stabilizzata. Rispetto al 2019 (ultimo anno pre-Covid) il volume complessivo della domanda di mobilità giornaliera dei cittadini si è ridotta di circa il 6%. Il calo degli spostamenti quotidiani riflette l’impatto dello smart working, il cambiamento degli stili di vita post-pandemia e una progressiva trasformazione demografica.

Nel 2023, il numero totale di passeggeri per chilometro, calcolato su un giorno medio feriale, è rimasto sopra il miliardo, nonostante il lieve calo rispetto al 2022 (-2,6%); confrontando i primi sei mesi del 2023 con quelli del 2024 si nota un’ulteriore diminuzione (-5,7%). In altri termini, le persone continuano a muoversi ma tendono a percorrere distanze più brevi rispetto al passato. Nel 2023, infatti, i chilometri percorsi sono ancora sensibilmente inferiori a quelli percorsi nel 2019 (-11,7%), ad indicare anche un possibile stop alla fase di crescita dei viaggi di media e lunga distanza, che aveva accompagnato la ripresa post-pandemia tra il 2021 e il 2022.

Nel primo semestre del 2024, l’80,1% della popolazione ha effettuato almeno uno spostamento durante la giornata, una quota più bassa rispetto all’80,8% registrato nello stesso semestre dell’anno precedente. Rispetto al 2019, nel 2023 il gap si attesta a 3,5 punti percentuali, nonostante il parziale recupero registrato rispetto al 2022.

Un altro dato interessante riguarda la mobilità “di prossimità”, cioè le persone che si sono spostate solo a piedi e per tragitti molto brevi: nel primo semestre del 2024 sono state il 6,7%, in lieve calo rispetto al primo semestre 2023 (-0,4%), ma ancora sopra i livelli del primo semestre 2019 (6,0%). È invece aumentata la quota di coloro che non si sono mossi affatto durante la giornata: dal 12% del primo semestre 2023 si è passati al 13,2% nel primo semestre 2024.

La mobilità ciclistica (e micromobilità) si attesta attorno al 4%, come quota modale, con una crescita di 0,3 punti tra il primo semestre del 2023 e il primo semestre del 2024. Anche il peso percentuale modale per i motocicli si attesta attorno al 4%, sebbene nella prima metà del 2024 si osservi un calo non trascurabile, scendendo al 3,5% rispetto al 3,9% dello stesso periodo del 2023.

L’automobile continua a rappresentare il mezzo di trasporto più utilizzato, nel 64,7% degli spostamenti relativi al 2023, nonostante la flessione dell’1,6% rispetto al 2022, cui si aggiunge l’ulteriore contrazione del 2,5% nella prima metà del 2024 (rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente).

Il trasporto collettivo, infine, prosegue il suo graduale recupero, dopo il crollo del 2020 che aveva determinato il dimezzamento della sua quota di mercato: nel 2023 la quota modale sale all’8,6% (rispetto al 7,4% del 2022) e nel primo semestre 2024 si attesta all’8,0%, in lieve aumento rispetto al 7,8% dello stesso periodo del 2023. Rimane comunque un divario di oltre due punti percentuali rispetto ai livelli del 2019.

I dati dell’Osservatorio sulla Sharing Mobility sembrano tuttavia delineare una fase di riduzione dell’offerta complessiva, sia per quanto riguarda il numero di servizi sia per i veicoli disponibili, in parte dovuto alla rimodulazione del settore dei monopattini in sharing. Tuttavia, nonostante questa contrazione, la domanda complessiva per il servizio non ha subito forti variazioni e il numero di noleggi e il livello percorrenze rimangono sostanzialmente stabili. Il numero di servizi di monopattini è diminuito significativamente: erano quasi 100 nel 2022, sono scesi a 79 nel 2023 e poi a 53 a inizio 2024.

Questa riduzione è dovuta sia al ritiro di alcuni operatori dal mercato sia all’interruzione del servizio in alcune città, anche per la fine delle sperimentazioni. Ciononostante, nel 2023 il numero dei noleggi risulta stabile rispetto al 2022 e anche rispetto alla previsione per il 2024. Tenuto conto del livello di riduzione dell’offerta degli ultimi 18 mesi, si tratta di un dato molto positivo che dimostra un utilizzo a pieno dell’offerta ancora disponibile. Nelle due città principali, Roma e Milano, dove il numero di servizi nel 2021 era pari a 7 per entrambe, si è scesi rispettivamente a 3 e a 2 all’inizio del 2024.

Rispetto al servizio del DRT (Demand Responsive Transport, servizio di trasporto a chiamata), i dati fotografano un aumento dell’offerta di servizi, che nella primavera del 2024 arrivano a 41, prevalentemente attivi nelle regioni del Nord. Ogni sistema DRT è modellato, infatti, sul contesto in cui viene attivato, adattandosi alle specifiche esigenze locali. In ogni caso occorre ricordare che il ricorso all’auto privata rimane prevalente sul territorio nazionale, l’Italia, infatti è un Paese con un tasso di motorizzazione tra i più elevati in Europa, con 700,8 auto ogni 1.000 abitanti; la quota dell’utilizzo dell’auto è risultata pari al 63,1% nel primo semestre del 2024, in lieve diminuzione dal 66,3% del 2022 (era al 62,5% nel 2019, il minimo storico è stato registrato nel 2020 con il 59%). Si riafferma, quindi, anche nel 2024 la posizione dominante dell’automobile nelle preferenze modali degli italiani.

Le percorrenze sulla rete autostradale (per tutti i veicoli), che nel 2024 hanno superato la quota di 83 miliardi di veicoli per km, hanno registrato una crescita del 2,2% rispetto al 2023; le percorrenze per i veicoli pesanti sono aumentate del 2,3% e quelle per i veicoli leggeri del 2,1%.

Anche l’IMR (Indice di Mobilità Rilevata, calcolato da Anas sulla base del traffico giornaliero medio mensile per classi di veicolo) della rete stradale, per tutti i veicoli, ha evidenziato tra il 2023 e il 2024 una lieve crescita, pari a 0,7 punti percentuali, più marcata per i veicoli pesanti (+1,4%).

Per quanto concerne la vendita di biciclette tradizionali, dopo il boom registrato nel periodo della pandemia, nel 2024 è emerso un lieve calo, pari a -0,9%, in confronto al 2023 (1.080.000 pezzi venduti); allo stesso tempo il mercato delle e-bike ha mostrato un lieve incremento, +0,3%, con la vendita di 274.000 unità (+40% sul 2019). Il rapporto tra questi numeri evidenzia che ogni 5 biciclette totali vendute, quattro sono tradizionali e 1 è elettrica; queste rappresentano, quindi, il 20% delle biciclette vendute, una quota doppia rispetto a quella registrata nel 2019 (11%).

Il mercato italiano delle auto nuove di fabbrica, ha invece chiuso il 2024 registrando una lieve crescita, dello 0,7% rispetto al 2023. Questo modesto incremento è stato sostenuto dai buoni risultati registrati nel primo semestre dell’anno, che hanno compensato le flessioni osservate tra agosto e dicembre. Anche a livello europeo, il 2024 ha segnato un leggero aumento del mercato automobilistico, con un totale di 12.963.614 immatricolazioni, in crescita dello 0,9% rispetto alle 12.847.929 del 2023. Tuttavia, il dato resta ancora distante dai livelli pre-pandemici del 2019, quando le immatricolazioni avevano raggiunto la cifra di 15.340.188. Guardando ai cinque principali mercati europei, incluso il Regno Unito, nel 2024 solo Spagna (+7,1%) e Regno Unito (+2,6%) hanno registrato una crescita. Al contrario, Francia (-3,2%) e Germania (-1%) hanno chiuso l’anno in calo. In termini di volumi, l’Italia si conferma al quarto posto tra i maggiori mercati automobilistici europei per l’intero anno.

Articolo tratto da: ISTAT Istituto nazionale di statistica

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