l 24 gennaio è la giornata internazionale degli avvocati in pericolo. Nel 2021 è dedicata agli avvocati dell’Azerbaijan
La Giornata internazionale degli Avvocati in pericolo ricorre il 24 gennaio di ogni anno per ricordare il massacro di Atocha, a Madrid, del 24 gennaio 1977, in cui furono uccisi 5 avvocati esperti di diritto del lavoro, nel periodo di transizione tra la dittatura franchista e la democrazia.
Organizzata fin dal 2009 dalla Fondazione omonima in collaborazione con diverse associazioni di avvocati, è nata allo scopo di attirare l’attenzione dell’opinione pubblica sulle minacce, sulle violenze, e in molti casi, purtroppo, sugli omicidi di Avvocati, in diverse parti del mondo e nei cinque continenti, colpevoli solo di aver esercitato in maniera indipendente ed autonoma la loro professione di avvocato e di battersi per la difesa dei loro assistiti nel quadro del rispetto dei diritti fondamentali e del giusto processo, così come previsti nelle convenzioni internazionali.
Dopo Iran, Turchia, Filippine, Paesi baschi, Honduras, Cina ed Egitto e di nuovo la Turchia nel 2019, nel 2020 la giornata è stata dedicata al Pakistan.
Nel 2021 la giornata è dedicata all’Azerbaigian ed ai colleghi azeri. L’iniziativa vuole stigmatizzare l’identificazione perniciosa degli Avvocati con i propri assistiti, sempre più frequente a livello internazionale. La vicenda azera si inserisce, infatti, in un contesto molto più ampio di processi farsa, assenza di contraddittorio, repressione e violazione dei diritti della difesa ai danni di numerosi Avvocati, rei di avere svolto la propria funzione di garanzia e nel rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali.
A ciò si aggiunga che in Azerbaijan le procedure per accedere all’abilitazione forense si basano su criteri arbitrari e discriminatori e coloro che sono accusati di reati politici sono obbligati a ricorrere agli avvocati d’ufficio, essendo vietata la nomina di un avvocato di fiducia