L’Istituto nazionale di statistica, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca e con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha realizzato tra il 26 aprile e il 10 giugno del 2011 una rilevazione sull’inserimento degli alunni con disabilità nelle scuole primarie e secondarie di primo grado, statali e non statali, che va ad integrare le informazioni già rilevate dal Ministero competente. Le informazioni provengono da 22.808 scuole, pari al 90% delle scuole oggetto di indagine.
Nell’anno scolastico 2010-2011 in Italia sono 139 mila gli alunni con disabilità (il 3,0% del totale degli alunni), di cui circa 78 mila nella scuola primaria (pari al 2,8% del totale degli alunni) e poco più di 61 mila nella scuola secondaria di primo grado (il 3,4% del totale).
La percentuale più elevata si riscontra nella Provincia autonoma di Bolzano per entrambi gli ordini scolastici (5,4% degli alunni della scuola primaria e 7,9% degli alunni della scuola secondaria di primo grado), mentre la percentuale minore di alunni con disabilità si registra in Basilicata (1,9% degli alunni della scuola primaria e 2,6% di quelli della scuola secondaria di primo grado).
I maschi rappresentano più del 60% degli alunni con disabilità di entrambi gli ordini scolastici. Si registrano 193 maschi ogni 100 femmine nella scuola primaria, 169 maschi ogni 100 femmine in quella secondaria di primo grado.
L’età media si attesta a 9,7 anni per gli alunni con disabilità iscritti nella scuola primaria ed è pari a 13,7 anni per quelli che frequentano la scuola secondaria di primo grado, non evidenziando differenze territoriali apprezzabili rispetto al valore medio nazionale. Il dato sull’età media è frutto di una percentuale elevata di alunni con disabilità che permane nella scuola oltre l’età prevista: l’11% degli studenti con disabilità della scuola primaria ha un’età superiore agli 11 anni e il 20% di quelli della scuola secondaria ha più di 14 anni.
Nelle scuole primarie il 13,9% degli alunni con disabilità non è autonomo nello spostarsi all’interno dell’edificio scolastico, una percentuale che scende all’11,4% nella scuola secondaria di primo grado. Nella scuola primaria si registra anche la percentuale più elevata di alunni non autonomi nel mangiare (9,9% il 6,4% di alunni della scuola secondaria) e nel recarsi al bagno da soli (20,1% degli alunni della scuola primaria contro i 13,2% della scuola secondaria di primo grado).
Il ritardo mentale, i disturbi del linguaggio, quelli dell’apprendimento e i disturbi dell’attenzione rappresentano i problemi più frequenti negli alunni con disabilità di entrambi gli ordini scolastici considerati.
L’84,5% degli alunni con disabilità della scuola primaria e l’82,1% della scuola secondaria ha la certificazione ai sensi della Legge 104/92.
Sono poco più di 63 mila gli insegnanti di sostegno. Il 64,2% degli insegnanti di sostegno della scuola primaria e il 69,8% di quelli della scuola secondaria svolge l’attività a tempo pieno nello stesso plesso. La quota restante svolge la propria attività su più plessi scolastici sia all’interno dello stesso istituto sia su istituti diversi.
Il numero medio di alunni con disabilità per insegnante è molto vicino, a livello nazionale, a quello che era il tetto previsto dalla Legge 244/2007 (un insegnante di sostegno ogni due alunni con disabilità): ci sono 1,8 alunni con disabilità ogni insegnante di sostegno nella scuola primaria e 1,9 nella scuola secondaria di primo grado.
La maggior parte delle famiglie incontra gli insegnanti curriculari al di fuori degli incontri d’istituto dei Gruppi di Lavoro sull’Handicap (GLH), meno di una volta al mese (43,4% nella scuola primaria, 52,6% nella scuola secondaria di primo grado); più frequenti sono invece i colloqui tra familiari e l’insegnante di sostegno: per entrambi gli ordini scolastici, poco più del 60% delle famiglie li incontra almeno una volta al mese.
Articolo tratto da: ISTAT Istituto nazionale di statistica