Il Governo ha varato la disciplina sui lavori usuranti, in attuazione del Protocollo del Welfare, ora legge 247/07.
Il beneficio interessa quattro categorie di lavoratori:
a) lavoratori impegnati in mansioni particolarmente usuranti come da decreto Salvi (lavori in galleria, cave o miniere, in cassoni ad aria compressa, lavori svolti da palombari, lavori ad alte temperature, lavori di asportazione dell’amianto ecc.);
b) lavoratori notturni
1) lavoratori impegnati in lavori a turni
2) lavoratori impegnati per l’intero anno lavorativo;
c) lavoratori addetti alle linee a catena;
d) conducenti di veicoli, di capienza complessiva non inferiore a nove posti, adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo.
I lavoratori di cui alle lettere a), b) n 2, c), d) conseguono il diritto al trattamento pensionistico con un’età anagrafica inferiore di tre anni.
I lavoratori impegnati in lavori a turni conseguono il diritto al trattamento pensionistico con un anticipo di:
a) dodici mesi per coloro che svolgono l’attività lavorativa nel periodo notturno per un numero di giorni all’anno compreso tra 64 e 71;
b) ventiquattro mesi per coloro che svolgono l’attività lavorativa nel periodo notturno per un numero di giorni all’anno compreso tra 72 e 77; c) trentasei mesi per coloro che superano 77 giorni l’anno.
Per ottenere il beneficio, che parte dal 1 luglio 2009, occorre presentare idonea documentazione.
Il decreto sui lavori usuranti, che ora va all’esame delle Commissioni Lavoro delle Camere, completa l’operazione di superamento del cosiddetto “scalone”, concordata dal Governo con le organizzazioni sindacali.
Articolo tratto da: Ministero del Lavoro e delle politiche sociali