Il Consiglio dei Ministri del 6 settembre 2018 ha approvato il disegno di legge “Misure per il contrasto dei reati contro la pubblica amministrazione”.
Questi, in sintesi, alcuni elementi della misura:
- innalzamento delle pene per i reati di corruzione per l’esercizio della funzione, con il minimo della pena che passa da uno a tre anni e il massimo da sei a otto anni di reclusione;
- introduzione del divieto, per i condannati per reati di corruzione di contrattare con la pubblica amministrazione (cosiddetto “Daspo per i corrotti”) da un minimo di 5 fino a una interdizione a vita, non revocabile per almeno 12 anni neppure in caso di riabilitazione;
- possibilità di utilizzare anche per i reati di corruzione la figura dell’Agente sotto copertura;
- introduzione di sconti di pena e di una speciale clausola di non punibilità per chi denuncia volontariamente e fornisce indicazioni utili per assicurare la prova del reato e individuare eventuali responsabili;
- confisca dei beni anche nel caso di amnistia o prescrizione intervenuta in gradi successivi al primo.
Articolo tratto da: Sito del Governo Italiano