In arrivo la possibilità di prelevare contanti con la carta Bancomat presso gli esercizi commerciali dotati di POS.
La legge di Stabilità 2024, arrivata lo scorso 31 ottobre in Parlamento per l’iter definitivo di approvazione, dà il via libera ai prelievi Bancomat presso gli esercizi commerciali (tabaccai, edicole, farmacie e supermercati) dati di POS.
La norma verrà applicata in tutta Italia, ma è indirizzata specificamente ai comuni con meno di 5 mila abitanti e alle aree interne a rischio di spopolamento che hanno visto la chiusura di numerosi sportelli bancari ed anche la rimozione degli ATM ovvero degli sportelli Bancomat.
I prelievi di contante inferiori ai 250 euro al giorno non dovranno sottostare alle regole di verifica della normativa antiriciclaggio in modo da sgravare gli intermediari italiani da adempimenti particolarmente restrittivi, in modo da rilanciare le operazioni commerciali nelle aree svantaggiate.
Prelievi di contante con il Pos
Gli esercizi commerciali dotati di Pos saranno abilitati a fornire contanti ai clienti, per risolvere il problema della chiusura degli sportelli bancari che ha afflitto i piccoli Comuni.
Lo prevede una modifica alla normativa anti riciclaggio del 2007 (d.lgs. 231/2007), inserita nella legge di stabilità 2024. Al fine di agevolare i residenti nelle aree più disagiate soggette a spopolamento il governo ha deciso di consentire ai negozi dotati di Pos di funzionare come degli sportelli Bancomat. Si tratta tuttavia solo di una possibilità e non di un obbligo, ragion per cui si potrà effettuare il prelievo di contante solo se l’esercente dotato di Pos deciderà di aderire.
La disposizone è contenuta al terzo comma dell’art. 85 della Legge recante Misure in favore di piccoli comuni, aree interne e aree territoriali svantaggiate:
3. Al fine di agevolare l’accesso ai servizi di pagamento, con particolare riferimento alle aree interne e a rischio di «desertificazione», al decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) l’articolo 17, comma 6, è sostituito dal seguente:
«6. Nella prestazione di servizi di pagamento e nell’emissione e distribuzione di moneta elettronica effettuate tramite agenti in attività finanziaria di cui all’articolo 3, comma 3, lettera c), ovvero tramite soggetti convenzionati e agenti di cui all’articolo 1, comma 2, lettera nn), le banche, Poste Italiane S.p.A., gli istituti di pagamento e gli istituti di moneta elettronica, ivi compresi quelli aventi sede centrale in altro Stato membro, nonché le succursali di questi ultimi, osservano gli obblighi di adeguata verifica della clientela per le operazioni occasionali di qualsiasi importo; nel servizio di prelievo di contante, l’osservanza di tali obblighi è dovuta per le operazioni occasionali che superino l’importo complessivo di 250 euro al giorno. Nei casi in cui la prestazione di servizi di cui al presente comma sia effettuata tramite soggetti convenzionati e agenti di cui all’articolo 1, comma 2, lettera nn), restano ferme le disposizioni di cui all’articolo 44, comma 3.»
Sportelli bancari e ATM in continua diminuzione
La misura vuole essere una risposta alla progressiva e continua riduzione degli sportelli bancari nel territorio nazionale (- 30% tra il 2011 e il 2020).
Gli italiani che vivono in comuni privi di accesso ai servizi bancari sono quasi 4,3 milioni e più di 6 milioni possono contare su una sola filiale.
Nei primi 9 mesi del 2023 sono stati chiusi 635 sportelli bancari, secondo i dati dell’Osservatorio sulla desertificazione bancaria della Fondazione Fiba di First Cisl. Confrontando i numeri con quelli relativi al dicembre del 2022, emerge che nei primi nove mesi del 2023 la desertificazione è avanzata più velocemente nelle Marche (+ 5,8% i nuovi comuni senza sportello), Lombardia (+ 4,1%), Lazio e Campania (+ 3,2%), Piemonte e Trentino Alto Adige (+ 3,1%).