Corte Costituzionale, ord. 5 gennaio 2011, n. 4
Il 2011 si apre con un secco “no” della Corte Costituzionale ai matrimoni fra omosessuali. La corte ha respinto con ordinanza la questione sollevata dal Tribunale di Ferrara su ricorso di una coppia omosessuale che si era vista rifiutate le pubblicazione da parte dell’ufficiale dello stato civile.
La questione è licenziata con un richiamo alla sentenza n. 138 del 2010 in cui la questione sollevata in riferimento all’art. 2 della Costituzione già venne dichiarata inammissibile, perché diretta ad ottenere una pronunzia additiva non costituzionalmente obbligata mentre la questione sollevata in riferimento ai parametri individuati negli artt. 3 e 29, venne dichiarata non fondata, sia perché l’art. 29 della Carta costituzionale si riferisce alla nozione di matrimonio definita dal codice civile come unione tra persone di sesso diverso, e questo significato del precetto costituzionale non può essere superato per via ermeneutica, sia perché (in ordine all’art. 3) le unioni omosessuali non possono essere ritenute omogenee al matrimonio.
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Corte Costituzionale, ord. 5 gennaio 2011, n. 4