Consob ha valutato l’impatto delle misure restrittive in materia
di posizioni corte nette sui titoli finanziari adottate nell’agosto 2011
nonché l’evoluzione delle condizioni di mercato. Questo è stato fatto
in stretta cooperazione con le autorità degli altri Paesi (Francia,
Spagna, Belgio e Grecia) che hanno adottato misure simili e sotto il coordinamento dell’Esma.
La Consob ha deciso oggi di prorogare fino al 15 gennaio 2012 il
provvedimento restrittivo in materia di posizioni nette corte sulle
azioni del comparto finanziario, adottato il 12 agosto scorso (delibera
n. 17902) e poi prorogato fino all’11 novembre (delibera n. 17951).
Resta quindi in vigore il divieto di assumere o incrementare le
posizioni nette corte sui titoli azionari del settore bancario-assicurativo.
Le decisioni – prese sulla base l’articolo 74 del Tuf,
che assegna alla Consob il compito di vigilare sui mercati regolamentati
al fine di assicurare la trasparenza, l’ordinato svolgimento delle
negoziazioni e la tutela degli investitori adottando, in caso di necessità e
urgenza, i provvedimenti necessari – tengonoconto della la
straordinarietà delle condizioni di mercato rilevate nelle sedute del
mese di agosto 2011, caratterizzate da un rilevante incremento della
volatilità.
Ritenuto non più sufficiente, alla luce delle mutate condizioni di
mercato, il regime di comunicazione delle posizioni nette corte,
adottato lo scorso 10 luglio, e considerati i provvedimenti in materia
di posizioni nette corte adottati dalle competenti Autorità francese,
spagnola e belga, la Commissione ha deliberato il divieto di assumere
posizioni nette corte ovvero incrementare posizioni nette corte esistenti, anche intraday, in
relazione al capitale degli emittenti del settore finanziario.
Tale divieto si applica a chiunque, persone fisiche o giuridiche e altri soggetti giuridici, sia italiani che esteri.
Articolo tratto da: CONSOB